IL VERMENTINO

Il Vermentino è un vitigno a bacca bianca che in Italia si coltiva soprattutto, ma non solo, in Sardegna e Toscana e Liguria. Rimanendo in Paesi a noi vicini, il Vermentino si coltiva, con ottimi risultati, anche in Corsica, dove è il vitigno a bacca bianca più diffuso sull’isola.
I suoi grappoli sono di media grandezza, gli acini rotondi e con la buccia abbastanza spessa.
Il Vermentino ben si adatta bene ai terreni calcarei e relativamente poveri.
I vini che derivano da questo vitigno sono generalmente dei bianchi secchi, ma delicatamente morbidi, di colore giallo paglierino con profumi intensi fruttati dal sapore asciutto, armonico,
Con le Malvasie, da cui secondo alcuni ha preso origine, questo vitigno condivide la capacità di adattarsi a terreni differenti, capaci di regalare al vino profumi e aromi diversissimi tra loro. delicatamente mandorlato. Nelle regioni bagnate dal mare, questi vini hanno come denominatore comune la sapidità, data dai terreni così prossimi al mare, e dalla brezza che li avvolge in quel profumo di iodio così caratteristico della costa. La differenza di terreni li caratterizza in modo netto, facendo risaltare profumi e aromi diversi a seconda del suolo che li ha nutriti.
Sull’origine del Vermentino vi sono diverse “indicazioni”: chi le ha situate nella Penisola Iberica, in stretta connessione genetica con il ceppo di varietà legate alla “malvasia”; queste varietà si sono diffuse poi lungo tutte le coste settentrionali del Tirreno, dalla Provenza fino alla Toscana, in Sardegna ed in Corsica, assumendo nomi differenti secondo le zone di coltivazione. Un’altra teoria, molto accreditata indica le origini del Vermentino nell’Anatolia ed è arrivato fino a noi (con il suo carico di sinonimi Picabon, Rolle, Malvasia, Furmentin) attraverso le coste turche frequentate dai mercanti genovesi dediti ai commerci.

Diano Castello e il Vermentino

Siete nel posto giusto: Diano Castello è un luogo dove il Vermentino ha vissuto secoli di storia. La produzione vinicola locale è stata di fatto identificata proprio con questo vitigno. Si parla di una storia mediterranea che inizia in Medio Oriente, fra l’odierna Turchia e il Caucaso, che viaggia nel mar Egeo e con le colonie greche nei secoli avanti l’era cristiana. Che viene conosciuto in Liguria e nell’area nord tirrenica, trovando successo in fase medievale, per le necessità genovesi. Diano Castello diventa luogo produttivo principale.

Oggi il Vermentino, qui, si presenta si presenta con colore limpido giallo, non privo di riflessi cangianti. Colpisce per profumi intensi, di ginestra e fiori bianchi, fruttato al gusto, caratterizzato dalla sua impronta salina, marittima. Si apre con un finale persistente, piacevole, equilibrato. Lascia la bocca pulita. Ovviamente è straordinario per la merenda ligure di torte salate, per la cucina regionale tradizionale, per la gastronomia di pesce, anche in proiezione internazionale. Eccolo: un vitigno a bacca bianca amante del sole, del vento e del mare. Che nelle colline intorno a Diano Castello ha pertanto, ieri come oggi, il suo habitat ideale.

Il Vermentino e il cibo

La versatilità del Vermentino lo rende perfetto per diversi abbinamenti, dall’aperitivo con finger food di verdura o di pesce ai risotti, alle zuppe di crostacei, alle frittate con erbette o con fiori di zucca. Il Vermentino è il vino giusto per accompagnare anche piatti di carne bianca, come le scaloppine o secondi di pesce, come i calamari alla brace, la zuppa di moscardini o un sauté di vongole. Gentile e morbido al palato, ben si abbina a piatti tipici della cultura ligure, a base di pesce e di verdura, come il cappon magro.

Il servizio ideale è quello che prevede l’utilizzo di bicchieri tipo tulipano o renano, con un’imboccatura più stretta, utile per contenere i profumi di vini freschi, ma anche più strutturati. Va portato in tavola ad una temperatura tra i 10 e i 12°.

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